Il nome Aulòs (strumento a fiato di canna) viene scelto in quanto simbolo dell’abbattimento delle disuguaglianze sociali di tutte l’etnie. Secondo la mitologia greca l’Aulòs rappresentava la ruralità greca. Si narra che la dea Atena giorno mentre suonava la sua Cetra o Lira (strumento a corde che rappresentava la nobiltà e l’alto clero) sentì il suono dell’Aulòs ed incuriosita lo seguì. Vide un giovane pastorello che lo suonava ed insieme si misero a suonare. Il suono prodotto dai due strumenti fu definito celestiale, tanto da divenire riconosciuto come musica ufficiale dei teatri greci. La massima che i filosofi del tempo diffusero attraverso le loro scritture fu: "La musica unisce i popoli e li erige ad un solo Dio universale, verbo di amore e di pace".
Gli Aulòs da questa massima oggi ne fanno il proprio motto.